Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta tantra

IL CANTO DI AMORE

Tratto da "TANTRA LA VIA DEL SESSO", Edizioni Aldenia, parte III, cap. I. Dipinto di Laura Nalin “Il fuoco è il Cielo.  Il sole è la legna che arde e i suoi raggi sono fumo.   La fiamma è il giorno, le braci sono la luna e le scintille stelle.   E’ in questo fuoco che gli dei sacrificano la fede.[.......]   Il fuoco è la Donna. Il pene è la legna che arde e il desiderio che stordisce è fumo.   La fiamma è la Sua vagina, l’unione è la brace e l’orgasmo la scintilla che ravviva.   E’ in questo fuoco che gli dei sacrificano lo sperma.  E’ da questa offerta che sorge la vita.”   (Chāndogya Upaniṣad V, 4 - 8) Le varie fasi del Rito sono descritte in un testo vedico, il “Canto d’Amore” della Chāndogya Upaniṣad (XIII Khanda  che sta più o meno per “ XIII CAPITOLO”).  A dir la verità l’ho chiamato io, Canto d’Amore, in sanscrito è Sāman Vāmadevya. Sāman significa “ melodia”, “abbondanza”, “felicità”, “tranquillità”. Vāmadevya, vuol dire  “riferito a Vāma

LA "GRAZIA" NEL TANTRISMO

"UNNAMED ENERGY" - dipinto di Laura Nalin  Tratto da " TANTRA LA VIA DEL SESSO ", Ed.Aldenia, Firenze 2015. Parte IV, Cap. 6.  Abhinavagupta , parla spesso di "EFFERVESCENZA", una esperienza tattile collegata a ciò che possiamo definire  Grazia. La Grazia nello yoga tantrico, viene avvertita come una “carezza divina”.  La si percepisce come un formicolio o vibrazione sottopelle, che diviene sempre più profonda e sottile man mano che, tramite gli asana e la pratica della meditazione si sciolgono i blocchi psicofisici. Le zone più sensibili sono la clitoride e il glande collegati direttamente ai cakra superiori mediante il canale energetico chiamato vajra nāḍī, che viene descritto “sottile come un capello” all’interno del quale è presente un altro canale detto citriṇī,“sottile come la tela del ragno”. Quando nel rapporto sessuale, la stimolazione di clitoride e glande diviene fastidiosa o dolorosa, come accade spesso dopo l’orgasmo, significa

SENSIBILIZZAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO - SAHAJOLI MUDRA

 Tratto da " TANTRA LA VIA DEL SESSO" - Ed. Aldenia, Firenze 2015, Parte II, Cap. IV e V. ESERCIZI PER LA SENSIBILIZZAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO In un certo senso possiamo dire che, per lo yoga, l’ano ha la capacità di attivare il cervelletto e la ghiandola pineale, il perineo la fontanella anteriore(1) e i genitali la ghiandola pituitaria. Ma, per far questo, il praticante dovrà avere una padronanza assoluta dei muscoli del pavimento pelvico e del bacino. Accennerò adesso ad una pratica tradizionale di estrema importanza, Vajrolī mudrā. Per praticare il tantrismo sessuale, come si è detto, è necessario avere una conoscenza non solo teorica dell’anatomia dell’ apparato genitale e del pavimento pelvico. Il pavimento pelvico è una zona assai vasta che interessa il coccige, l’ano, la zona ischiatica e lo scroto (nelle donne la vagina) ed è divisa, più o meno, in tre piani di profondità crescente. Se si spinge con le dita a metà strada tra lo scroto e l’ano (tra la v

TANTRA: LE PAROLE PERDUTE DI INDRANI

Tratto da "TANTRA LA VIA DEL SESSO" - Ed. Aldenia, Firenze 2015 - Parte I Cap. I. Tra le sessantaquattro posizioni del Kāmasūtra così come ci sono proposte dalle riviste femminili o dai siti soft porno, ce n’è una chiamata ’āsana di Indrāṇī”. La donna, sdraiata sulla schiena, porta le gambe al petto, poggia i piedi sul torace dell’amante e gli afferra i glutei  così da gestire, a suo piacimento, il ritmo e la profondità della penetrazione. È lei, la donna, a condurre la danza: l’uomo, inginocchiato come un devoto di fronte ad un’immagine sacra, non può far altro che assecondarla. L’Indrāṇī che dà nome alla posizione non è una donna qualsiasi, è una dea, anzi, è la Regina degli Dei. Le sue abilità amatorie sono proverbiali, così come il temperamento focoso e il linguaggio non proprio da educanda: -“Il cazzo dell’impotente ciondola tra le cosce”- ricorda al marito, Indra, colpevole di trascurare il talamo nuziale per andare in giro a salvare il mondo. –“Il cazzo del po

IL SIGNORE DEL TEMPO - LE PAROLE SEGRETE DI BABAJI, IIa PARTE

Nel " Gorakhvani " ("I SEGRETI DI GURU GORAKHNATH" - J.Amba edizioni) Babaji di Hairakhan insegna lo Yoga dei Nath. Il  Gorakhvani , tenendo conto della semplicità del Babaji "pubblico", è decisamente strano. E' pieno zeppo di citazioni delle scritture indiane ( Veda  e  Purana ), metafore tipiche del tantrismo e riferimenti alla numerologia. Ogni parola sembra contenere un insegnamento e il testo lo ribadisce spesso: " Ascolta Kamalo [....]Le mie parole sono i miei grandi Mantra. "  Alcune frasi sono ripetute in maniera quasi ossessiva, secondo la tecnica dei cantastorie e dei poeti "a braccio". Ce ne è una in particolare, che riecheggia quasi in ogni pagina: " Gorakhnath ha ottenuto la vittoria sul sonno ". Non è difficile intuire che si tratta di un espediente per portare l'attenzione del lettore/ascoltatore sul tema fondamentale dell'opera. E' una cosa comune nella filosofia indiana. Nelle tecn

LO YOGA DANZATO DEI SIDDHA

Secondo una leggenda  Nath le arti marziali sarebbero state introdotte in Cina da uno Yogin tantrico, Boghanathar, il mitico maestro di Babaji. Boghanathar, detto Bo Yang dai cinesi, a volte  identificato con Lao tzu. Probabilmente sono solo storie,. ma, dii certo molti movimenti del Qi Gong, del Tai Ji Quan, del Ba gua somigliano in modo impressionate ai passi del Natya Yoga, lo yoga danzato dei Siddha del Sud dell'India.... La sequenza che mostro nel video è tratta da una serie di movimenti per la salute (la sequenza degli 8 animali) che ho imparato ad Hong Kong nel 1990. Le riprese,, fatte con il cellulare,, sono di Andrea Pagano. I brani musicali sono: "Poems" di Tricky, "Raag Durga", di Hariprasad Chaurasia e un canto tradizionale indiano  dedicato a Babaji di Hairakhan. " YOGA&ALTRESTRANEZZE " paoloproietti.rnk@libero.it