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LA GRAZIA DELLA DEA E IL VELENO DELLA MORTALITÀ

" Non c'è più giorno per me, né notte. Ho ridato il sonno a Colei cui apparteneva. Ho mandato il sonno a dormire per sempre. Amo la Tua oscura bellezza il battito del Tuo cuore, i capelli arruffati, Ti amo e ti venero "                  (Ramprasad Sen) Il sorriso della Dea è la GRAZIA, l'energia sottile che muta la percezione. Ciò che vedi lo vedi con gli occhi della Dea.  Ascolti con le Sue orecchie.  Senti con la sua pelle. Il tuo corpo cambia, e così lo spazio. Ogni gesto si fa danza. Pare più morbido il corpo, fluido. Come acqua che scorre. Ogni gesto, ogni  āsana   sono preghiere dedicate alla Dea. La dimensione del Tantra è tattile.  Una carezza interiore, un fremito sotto-pelle. Abhinavagupta parla di effervescenza, la sensazione che milioni di bollicine di champagne tentino di uscire dai pori della pelle. Sensazione  tattile, ma dal tatto, dall'aria, Il sorriso della Dea si diffonde nel corpo e nella mente e s

LA SERIE RISHIKESH E LA LINGUA PERDUTA DEI VEGGENTI - IL MIO SECONDO LIBRO

Nel mese di maggio uscirà per le Edizioni Aldenia, il mio secondo libro, " Hatha Yoga, la lingua perduta dei Veggenti ",con la prefazione di Malcolm Bilotta. Nelle 200 e rotte pagine tratto vari argomenti: racconto dei miei primi contatti con l'India, negli anni '70, delle esperienze fatte in questi anni con Yoga.it e il Gruppo Yoga Vedanta, dei rapporti,, a volte sorprendenti tra l'astronomia/astrologia vedica e lo Yoga, ma il tema principale è la serie di Rishikesh o serie Shivananda. Si tratta  una coreografia, basata su dodici asana (ma esistono versioni anche a dieci asana, credo le citi Van Lisebeth , anche se, secondo gli studi che ho fatto, la serie di Rishikesh "deve" essere una sequenza di dodici posizioni... ), proveniente dagli insegnamenti dello yoga Himalayano, diffusa in Occidente da Sivananda e dai suoi allievi . La versione più famosa della serie Rishikesh è quella d i Swami Vishnudevananda , il discepolo che Shivan

LA SPAVENTEVOLE SIMMETRIA DEL CORPO UMANO

"Tyger! Tyger! Burning bright In the forests of the night: What immortal hand or eye Could frame thy fearful symmetry?" Mi sono portato dietro questi versi di William Blake per anni. Intendo fisicamente: li avevo scritta sulla prima pagina di un quadernino a quadretti. Ci disegnavo sopra le ossa, la colonna vertebrale, soprattutto. La disegnavo e ci meditavo su, cercavo la corrispondenza tra quei disegnini e le mie ossa, una qualche sensazione fisica, la conferma della possibilità di vedere il corpo dal di dentro. e più mi "conoscevo" e più pensavo che la simmetria del corpo umano è veramente "spaventevole". La forma delle ossa mette a nudo le segrete corrispondenze tra gli arti, il bacino, il cranio, come se il nostro corpo fosse un anagramma visivo opera di uno scultore surrealista. L'analogia della forma dell'osso SFENOIDE e del BACINO, ad esempio, mi sembrava nascondesse un messaggio di un qualche dio burlone o di

GUARDARSI DENTRO - LA COSCIENZA DEL PENE

Illustrazione di Laura Nalin Guardarsi dentro per noi significa osservare, giudicare, analizzare i pensieri, le emozioni, i desideri e tutto quello che consideriamo interiorità. Così quando leggiamo nei testi cinesi o indiani, la descrizione, di dei, palazzi o città interiori, automaticamente pensiamo a simboli di processi psichici. a immagini di sogno, ad allucinazioni. E se così non fosse? Leggo ne "IL SEGRETO DEL FIORE D'ORO", traduzione di R. Wilhelm (pag. 118 dell'ed. Boringhieri): " Non occorre far altro che far cadere la luce nell'udito[...]. Si tratta di del risplendere proprio della luce oculare. L'occhio guarda solo all'interno e non verso l'esterno. percepire un chiarore senza guardar fuori, questo è sguardo interiore ". Si tratta di un libro di meditazione, indirizzato agli adepti di una setta taoista, ristampato in un migliaio di copie, negli anni '20 e finito chissà come nelle mani di Wilhelm, amico e collab

LA "GRAZIA" NEL TANTRISMO

"UNNAMED ENERGY" - dipinto di Laura Nalin  Tratto da " TANTRA LA VIA DEL SESSO ", Ed.Aldenia, Firenze 2015. Parte IV, Cap. 6.  Abhinavagupta , parla spesso di "EFFERVESCENZA", una esperienza tattile collegata a ciò che possiamo definire  Grazia. La Grazia nello yoga tantrico, viene avvertita come una “carezza divina”.  La si percepisce come un formicolio o vibrazione sottopelle, che diviene sempre più profonda e sottile man mano che, tramite gli asana e la pratica della meditazione si sciolgono i blocchi psicofisici. Le zone più sensibili sono la clitoride e il glande collegati direttamente ai cakra superiori mediante il canale energetico chiamato vajra nāḍī, che viene descritto “sottile come un capello” all’interno del quale è presente un altro canale detto citriṇī,“sottile come la tela del ragno”. Quando nel rapporto sessuale, la stimolazione di clitoride e glande diviene fastidiosa o dolorosa, come accade spesso dopo l’orgasmo, significa

SENSIBILIZZAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO - SAHAJOLI MUDRA

 Tratto da " TANTRA LA VIA DEL SESSO" - Ed. Aldenia, Firenze 2015, Parte II, Cap. IV e V. ESERCIZI PER LA SENSIBILIZZAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO In un certo senso possiamo dire che, per lo yoga, l’ano ha la capacità di attivare il cervelletto e la ghiandola pineale, il perineo la fontanella anteriore(1) e i genitali la ghiandola pituitaria. Ma, per far questo, il praticante dovrà avere una padronanza assoluta dei muscoli del pavimento pelvico e del bacino. Accennerò adesso ad una pratica tradizionale di estrema importanza, Vajrolī mudrā. Per praticare il tantrismo sessuale, come si è detto, è necessario avere una conoscenza non solo teorica dell’anatomia dell’ apparato genitale e del pavimento pelvico. Il pavimento pelvico è una zona assai vasta che interessa il coccige, l’ano, la zona ischiatica e lo scroto (nelle donne la vagina) ed è divisa, più o meno, in tre piani di profondità crescente. Se si spinge con le dita a metà strada tra lo scroto e l’ano (tra la v